RESTAURO

Fontana del Moro

PIAZZA NAVONA - ROMA

L’architetto si è occupato della Direzione Tecnica dei lavori di restauro di una delle tre fontane di una delle piazze più famose di Roma, commissionati dalla Sovrintendenza Capitolina per i lavori del Giubileo 2025.

Le fontane di Piazza Navona sono state tra i primi cantieri consegnati in tempi record per l’inizio dell’anno Santo.


I lavori hanno previsto la pulizia delle superfici marmoree con interventi chimici e meccanici. Dopo tanti anni è stato possibile apprezzare nuovamente i colori originali delle pietre ormai dimenticati in quanto coperti da strati solidi di calcare.

Cenni storici

La fontana, alimentata dall’Acqua Vergine, si trova nell’estremità meridionale di piazza Navona, di fronte al palazzo Pamphilj. Il bacino in marmo di portasanta, realizzato nel 1575 da Giacomo Della Porta durante il pontificato di Gregorio XIII Boncompagni (1572-1585), era decorato da gruppi di tritoni, draghi e mascheroni di artisti cinquecenteschi (Egidio della Riviera, Taddeo Landini, Simone Moschini e Giacobbe Silla Longhi) su disegni dello stesso della Porta, sostituiti nel 1874 con copie di Luigi Amici.

Innocenzo X Pamphilj (1644-1655) incaricò Gian Lorenzo Bernini di rinnovare la fontana cinquecentesca. Fu così realizzata una piscina che ricalca il disegno della precedente vasca, al cui centro venne collocata, nel 1655, una statua scolpita da Giannantonio Mari su progetto del Bernini stesso.

La scultura raffigura un moro che stringe tra le mani la coda di un delfino, la cui testa fuoriesce dalle gambe della statua e dalla cui bocca sgorga l’acqua. Il Moro venne preferito ad un gruppo chiamato "della lumaca", costituito da due delfini che sostenevano una conchiglia marina. Quest’ultimo non incontrò il favore di Olimpia Maidalchini, cognata di Innocenzo X, e venne collocato a Villa Pamphilj, dove tuttora si trova.